Sottotitolo: Una grande N marchiata a fuoco nel cuore.
Quando ero adolescente un giorno mi chiesi: ma quali sono le
mie passioni? Mi risposi che la mia passione principale era il cinema. Non
sbagliavo… ma mi sbagliavo. Nel senso che sì, all’epoca mi piaceva molto il
cinema, volevo diventare regista (che poi in realtà intendevo, senza saperlo,
sceneggiatore) ma le passioni che mi porto avanti dall’infanzia a oggi sono
altre tre: i fumetti, la televisioni e i videogiochi.
Videogioco fin da bambino e credo di aver smesso solo per un
breve periodo quando ci fu l’esplosione dei forum (leggasi: quando arrivo l’adsl
a casa).
Strano è che non ho mai considerato i videogiochi come mia
passione principale, ma lo è. Forse non la consideravo perché non sono mai
stato un compratore compulsivo (tranne nel periodo Wii, ma ne parliamo nella parte III). Quando
trovavo/trovo un gioco che mi piace, me lo godo parecchio, giocandoci anche per
mesi. Quindi ecco perché non mi ero mai considerato un appassionato di
videogiochi in senso stretto.
Ma partiamo dall’inizio.
Che poi, è anche la parte più
interessante, dato che fa molto retro-nostalgy.
Il titolo del primo videogioco della mia vita non me lo
ricordo.
Era sicuramente un platform (e questo ha influito molto sul mio
genere di giochi preferito). Aveva un’ambientazione fantasy/medievale, e non
era Ghost&Goblin. Era difficilissimo, o almeno così sembrava per noi che si
aveva 5/6 anni. Dopo pochi passi si era già morti, e giù gettoni!
Eh sì, perché rse siete nati agli inizi degli anni 80 (o
prima) e non eavate sintonizzatissimi con il mondo della nascente informatica
(o abbastanza benestanti da permettervi un Atari made in USA) il vostro primo
approccio con un videogioco lo avete di sicuro avuto in una sala giochi, con i
cosidetti COIN-OP (tradotto: caccia il grano se vuoi giocare).
Sottotitolo: Come, ancora prima di iniziare, tradisco fin da
subito tutte le mie convinzioni sull’estetica di un sito web.
Sono laureato in Editoria e Comunicazione Multimediale
(specialistica di Scienze della Comunicazione), una laurea praticamente inutile
ma che mi consente di saperne un sacchissimo su alcune cose del web, tipo come
andrebbe fatto un sito/blog/forum etc.
Oltre agli studi accademici, ho anche due o tre convinzioni
su cosa funziona o meno su internet.
E le sto già tradendo tutte.
Personalmente ritengo lo stile “facebook”, cioè sfondo sul
bianco, contorni e cornicette sul blu rassicurante, il miglior modo per
realizzare un sito che debba essere letto (perché se lo scopo non è la lettura
prolungata, allora possiamo fare altri discorsi).
Quindi presentare il blog su sfondo nero e scritte bianche…
va contro a tutto ciò che credo sull’estetica di un sito web. E andiamo bene!
E allora perché farlo?
Beh ci sono altri discorsi, tipo la “connotazione” (giuro, è
perché sto facendo i primi pezzi del blog, poi inizierò a parlare usando solo
parolacce e slang, ma per i primi giorni abbiate pazienza) del blog.
Che cos’è la connotazione? (No, cioè vi giuro, poi la smetto
di fare il professorino di sta ceppa).
Wikipedia (seppur non in modo facile) ci è sempre amica:
In pratica la connotazione è tutto quell’insieme di concetti
che una parola (o un’immagine, o appunto un sito web) richiama oltre al suo
significato preciso.
Così un blog, o un sito, se utilizza un certo font, un certo
tipo di sfondo, una certa gamma di parole, comunicano a chi lo legge,
determinate cose.
Un impostazione alla facebook, connota sicuramente qualcosa
di professionale, serio e affidabile.
Per questo, per ora, sebbene a livello di lettura io
preferisca sicuramente quel modello lì, il blog avrà lo sfondo scuro e
colorato.
Cioè tutta sta manfrina per spiegare sta cosa? Esatto.
Sui caratteri invece dei testi sto ancora sperimentando, la
verità è che non sono espertissimo di blogger e quindi vado a tentavivi,
inoltre ora mi interessa di più la parte “contenutistica” (i post insomma) del
blog e quindi sul fattore estetico (che comunque l’occhio vuole la sua parte)
lo farò in seguito.
Se avete consigli, conigli e proposte (il giochetto di
parole su proposte meglio evitarlo) sarò lieto di ascoltarvi ^^.
E visto che anche sto post non è nulla di che, altro pezzo
di qualità, giusto per non farvi mancare nulla. E così man mano capite anche i
miei gusti musicali.
“Sono le nove e tutti i barbogi del pianeta seduti sul sofà, sorbiscono
sherry… mentre quelli che amano il rock ed il roll… sono pronti a rockare e
rolleggiare ancora una volta. Siete su Radio Rock e io sono il Conte. E conto
su di voi per il conto alla rovescia… all’estasi… e al rock all day – and all
of the night.”
E così anch’io decido di aprire un blog.
Un anno fa.
Forse due.
Ma questi son dettagli.
È che son pigro.
È che “pigro” è un eufemismo.
È che poi ho comprato una Wii.
È che poi ho trovato lavoro (anche se non è durato molto).
È che poi ci ho avuto da scrivere altro.
È che poi ho cambiato pc.
È che poi, cambiando pc, ho potuto finalmente giocare a
Diablo III (fino a oggi).
Ma ora che ho un po’ di tempo libero, e Diablo III è
finalmente arrivato a saturazione, e ho bisogno di scrivere, e ho il vuoto creativo
da… un bel po’… è giusto il momento di riprovarci col blog.
Non durerà…
Ma noi ci crediamo lo stesso.
Nella prima stesura di questa introduzione, dopo lo stacco
musicale, si partiva sparati sulle ali dell’entusiasmo, scrivendo che aprivo il
blog bla bla bla che era una cosa fichissima che sarebbe diventato meglio del
porno bla bla bla.
Ma mi pareva più carino fare una cosa moderata, pacata,
sobria, tanto perché ormai si è arrivati quasi alla soglia dei trenta, e forse
è il caso di keep calm the fuck down. Perché questo, oltre a tutto il resto,
sarà anche un blog elegante, eccheccazzo.
La verità è che ho sempre fatto fatica a scrivere le
introduzioni.
Difatti solitamente quando scrivo (racconti) uso gli
attacchi in media res, ma mi pareva brutto farlo con un blog. Insomma, non è
che uno può mettersi a parlare di questo e di quello senza nemmeno presentarsi.
Immaginatevi di essere al bar e arriva questo e inizia a dire: “sì, ma insomma
l’ultima puntata di Dexter (avverto che sono contro ogni genere di Spoiler e
quindi qua non ne troverete, e se provate a farli a me vi mando a cercare… da
Jack Bauer) non era sto granché, ha rovesciato tutto quello che si era visto prima”.
Cioè… io ho incontrato anche gente simile, ma questo è un
altro discorso…
Mi pareva quindi giusto presentarsi e presentare il blog.
Salve! Questo è il mio blog! Mettetevi comodi, come fosse
casa vostra. Nel frigo c’è della birra!
Però non aprite quel cassetto in fondo a destra che ci tengo
cose personali.
E insomma iniziamo.
Chi scrive è il Conte (da come si poteva intuire dal nome del blogghe) che anche un nome vero nella vita reale, ma a voi non è che vi interessi granché, è solo un nome. Il nick è ovviamente un tributo al personaggio interpretato da Philip Seymour Hoffman nel film The Boat that Rocked (I Love Radio Rock), e con il quale condivivo lo spirito cazzeggione e rockeggiante. Il film, se non lo avete visto, dovete recuperare subito, Io vi aspetto qua, che non c'è fretta.
Di cosa parlerà il Blog?
Sostanzialmente delle cose che piacciono a me: videogiochi, libri, fumetti, musica, televisione, internet,
cinema, gioco di ruolo, giochi in scatola, e altra mucillaggine varia.
Cose di cui non parla nessun altro blog insomma.
E allora perché dovreste seguirmi (che hai fatto pure sta
introduzione moscia)?
Lo scoprirete presto, quindi restati sintonizzati! (Bravo! Adescali
con promesse misteriose stile Lost, tanto poi se non le tiriamo fuori diremo
che in realtà l’importante erano i
personaggi e non la risoluzione dei misteri).
Nei prossimi post cercherò un po’ di raccontarvi di me,
perché mi sembra giusto che, se leggete i miei pezzi su qualcosa, abbiate un
minimo di conoscenza di base del mio background, in modo tale da
contestualizzare (Contestualizzare! Minchia parole pesanti qua!) i miei
commenti.
E per ora vi saluto, ma questo giro pubblico subito la intro
nel blog, così poi faccio figura di mee… se non pubblico altro a breve.
E visto che in questa intro non c’è molto da leggere (di
interessante s’intende) vi lascio almeno con una bella canzone, che non si dica
che vi abbia fatto perdere tempo per nulla.
E sicché (quanti E ho usato in sto pezzo?) questo oltre ad
un blog Elegante, sarà anche un Blog di Qualità, non è che vi metto un pezzo
qualunque, ma uno dei più bei pezzi ma scritti nella storia della musica .
(punto. Nel caso non si fosse capito).