venerdì 30 novembre 2012

Io e i Videogiochi - Parte I





Parte I – L’infanzia
Sottotitolo: Una grande N marchiata a fuoco nel cuore.

Quando ero adolescente un giorno mi chiesi: ma quali sono le mie passioni? Mi risposi che la mia passione principale era il cinema. Non sbagliavo… ma mi sbagliavo. Nel senso che sì, all’epoca mi piaceva molto il cinema, volevo diventare regista (che poi in realtà intendevo, senza saperlo, sceneggiatore) ma le passioni che mi porto avanti dall’infanzia a oggi sono altre tre: i fumetti, la televisioni e i videogiochi.
Videogioco fin da bambino e credo di aver smesso solo per un breve periodo quando ci fu l’esplosione dei forum (leggasi: quando arrivo l’adsl a casa).

Strano è che non ho mai considerato i videogiochi come mia passione principale, ma lo è. Forse non la consideravo perché non sono mai stato un compratore compulsivo (tranne nel periodo Wii, ma ne parliamo nella parte III).  Quando trovavo/trovo un gioco che mi piace, me lo godo parecchio, giocandoci anche per mesi. Quindi ecco perché non mi ero mai considerato un appassionato di videogiochi in senso stretto.

Ma partiamo dall’inizio. 
Che poi, è anche la parte più interessante, dato che fa molto retro-nostalgy.

Il titolo del primo videogioco della mia vita non me lo ricordo. 
Era sicuramente un platform (e questo ha influito molto sul mio genere di giochi preferito). Aveva un’ambientazione fantasy/medievale, e non era Ghost&Goblin. Era difficilissimo, o almeno così sembrava per noi che si aveva 5/6 anni. Dopo pochi passi si era già morti, e giù gettoni!
Eh sì, perché rse siete nati agli inizi degli anni 80 (o prima) e non eavate sintonizzatissimi con il mondo della nascente informatica (o abbastanza benestanti da permettervi un Atari made in USA) il vostro primo approccio con un videogioco lo avete di sicuro avuto in una sala giochi, con i cosidetti COIN-OP (tradotto: caccia il grano se vuoi giocare).



giovedì 29 novembre 2012

L'aspetto del Blog



Sottotitolo: Come, ancora prima di iniziare, tradisco fin da subito tutte le mie convinzioni sull’estetica di un sito web.
   
Sono laureato in Editoria e Comunicazione Multimediale (specialistica di Scienze della Comunicazione), una laurea praticamente inutile ma che mi consente di saperne un sacchissimo su alcune cose del web, tipo come andrebbe fatto un sito/blog/forum etc.
Oltre agli studi accademici, ho anche due o tre convinzioni su cosa funziona o meno su internet.
E le sto già tradendo tutte.
Personalmente ritengo lo stile “facebook”, cioè sfondo sul bianco, contorni e cornicette sul blu rassicurante, il miglior modo per realizzare un sito che debba essere letto (perché se lo scopo non è la lettura prolungata, allora possiamo fare altri discorsi).

Quindi presentare il blog su sfondo nero e scritte bianche… va contro a tutto ciò che credo sull’estetica di un sito web. E andiamo bene!

E allora perché farlo?

Beh ci sono altri discorsi, tipo la “connotazione” (giuro, è perché sto facendo i primi pezzi del blog, poi inizierò a parlare usando solo parolacce e slang, ma per i primi giorni abbiate pazienza) del blog.
Che cos’è la connotazione? (No, cioè vi giuro, poi la smetto di fare il professorino di sta ceppa).
Wikipedia (seppur non in modo facile) ci è sempre amica:

In pratica la connotazione è tutto quell’insieme di concetti che una parola (o un’immagine, o appunto un sito web) richiama oltre al suo significato preciso.
Così un blog, o un sito, se utilizza un certo font, un certo tipo di sfondo, una certa gamma di parole, comunicano a chi lo legge, determinate cose.
Un impostazione alla facebook, connota sicuramente qualcosa di professionale, serio e affidabile.
Per questo, per ora, sebbene a livello di lettura io preferisca sicuramente quel modello lì, il blog avrà lo sfondo scuro e colorato.
Cioè tutta sta manfrina per spiegare sta cosa? Esatto.

Sui caratteri invece dei testi sto ancora sperimentando, la verità è che non sono espertissimo di blogger e quindi vado a tentavivi, inoltre ora mi interessa di più la parte “contenutistica” (i post insomma) del blog e quindi sul fattore estetico (che comunque l’occhio vuole la sua parte) lo farò in seguito.

Se avete consigli, conigli e proposte (il giochetto di parole su proposte meglio evitarlo) sarò lieto di ascoltarvi ^^.

E visto che anche sto post non è nulla di che, altro pezzo di qualità, giusto per non farvi mancare nulla. E così man mano capite anche i miei gusti musicali.



La Conca del Conte



 (Perché la Baia del Conte era troppo mainstream)

Voglio fare una cosa nuova!
Qualcosa che nessuno ha mai fatto finora!
Voglio aprire un blog!

“Sono le nove e tutti i barbogi del pianeta seduti sul sofà, sorbiscono sherry… mentre quelli che amano il rock ed il roll… sono pronti a rockare e rolleggiare ancora una volta. Siete su Radio Rock e io sono il Conte. E conto su di voi per il conto alla rovescia… all’estasi… e al rock all day – and all of the night.”
 


E così anch’io decido di aprire un blog.
Un anno fa.
Forse due.
Ma questi son dettagli.
È che son pigro.
È che “pigro” è un eufemismo.
È che poi ho comprato una Wii.
È che poi ho trovato lavoro (anche se non è durato molto).
È che poi ci ho avuto da scrivere altro.
È che poi ho cambiato pc.
È che poi, cambiando pc, ho potuto finalmente giocare a Diablo III (fino a oggi).
Ma ora che ho un po’ di tempo libero, e Diablo III è finalmente arrivato a saturazione, e ho bisogno di scrivere, e ho il vuoto creativo da… un bel po’… è giusto il momento di riprovarci col blog.
Non durerà…
Ma noi ci crediamo lo stesso.

Nella prima stesura di questa introduzione, dopo lo stacco musicale, si partiva sparati sulle ali dell’entusiasmo, scrivendo che aprivo il blog bla bla bla che era una cosa fichissima che sarebbe diventato meglio del porno bla bla bla.
Ma mi pareva più carino fare una cosa moderata, pacata, sobria, tanto perché ormai si è arrivati quasi alla soglia dei trenta, e forse è il caso di keep calm the fuck down. Perché questo, oltre a tutto il resto, sarà anche un blog elegante, eccheccazzo.

La verità è che ho sempre fatto fatica a scrivere le introduzioni.
Difatti solitamente quando scrivo (racconti) uso gli attacchi in media res, ma mi pareva brutto farlo con un blog. Insomma, non è che uno può mettersi a parlare di questo e di quello senza nemmeno presentarsi. Immaginatevi di essere al bar e arriva questo e inizia a dire: “sì, ma insomma l’ultima puntata di Dexter (avverto che sono contro ogni genere di Spoiler e quindi qua non ne troverete, e se provate a farli a me vi mando a cercare… da Jack Bauer) non era sto granché, ha rovesciato tutto quello che si era visto prima”.
Cioè… io ho incontrato anche gente simile, ma questo è un altro discorso…

Mi pareva quindi giusto presentarsi e presentare il blog.
Salve! Questo è il mio blog! Mettetevi comodi, come fosse casa vostra. Nel frigo c’è della birra!
Però non aprite quel cassetto in fondo a destra che ci tengo cose personali.

E insomma iniziamo.

Chi scrive è il Conte (da come si poteva intuire dal nome del blogghe) che anche un nome vero nella vita reale, ma a voi non è che vi interessi granché, è solo un nome. Il nick è ovviamente un tributo al personaggio interpretato da Philip Seymour Hoffman nel film The Boat that Rocked (I Love Radio Rock), e con il quale condivivo lo spirito cazzeggione e rockeggiante. Il film, se non lo avete visto, dovete recuperare subito, Io vi aspetto qua, che non c'è fretta.

Di cosa parlerà il Blog?
Sostanzialmente delle cose che piacciono a me: videogiochi,  libri, fumetti, musica, televisione, internet, cinema, gioco di ruolo, giochi in scatola, e altra mucillaggine varia.
Cose di cui non parla nessun altro blog insomma.

E allora perché dovreste seguirmi (che hai fatto pure sta introduzione moscia)?
Lo scoprirete presto, quindi restati sintonizzati! (Bravo! Adescali con promesse misteriose stile Lost, tanto poi se non le tiriamo fuori diremo che in realtà l’importante  erano i personaggi e non la risoluzione dei misteri).

Nei prossimi post cercherò un po’ di raccontarvi di me, perché mi sembra giusto che, se leggete i miei pezzi su qualcosa, abbiate un minimo di conoscenza di base del mio background, in modo tale da contestualizzare (Contestualizzare! Minchia parole pesanti qua!) i miei commenti.

E per ora vi saluto, ma questo giro pubblico subito la intro nel blog, così poi faccio figura di mee… se non pubblico altro a breve.

E visto che in questa intro non c’è molto da leggere (di interessante s’intende) vi lascio almeno con una bella canzone, che non si dica che vi abbia fatto perdere tempo per nulla.

E sicché (quanti E ho usato in sto pezzo?) questo oltre ad un blog Elegante, sarà anche un Blog di Qualità, non è che vi metto un pezzo qualunque, ma uno dei più bei pezzi ma scritti nella storia della musica . (punto. Nel caso non si fosse capito).